martedì 31 gennaio 2012

Present Perfect Continuous

Oggi durante l'ora di inglese è stato spiegato il Present Perfect Continuous.

Il Present Perfect Continuous sostituisce il Present Perfect nelle frasi con for, since o nelle domande con how long.

Esempio:

How long has it been raining?
Da quanto tempo sta piovendo?

It has been raining for two hours.
Piove da due ore.

La forma affermativa si costruisce con il soggetto + have/has + been + il verbo con la forma ing.

Esempi:

I have been teaching belly dancing for about 6 years.
You have been reading.
He/She/It has been reading.

La forma negativa si costruisce con il soggetto + have not/has not + been + il verbo con la forma ing.

Esempi:

I have not been reading.
You have not been reading.
He/she/it has not been reading.

La forma interrogativa si costruisce con have/has + soggetto + been + il verbo con la forma ing.

Esempi:

How long have you been living in Beirut?
Have you been reading?
Has he/she/it been reading?

venerdì 20 gennaio 2012

Esercizi sulla Partita Doppia

Durante questi giorni abbiamo svolto degli esercizi relativi alla partita doppia.

Di seguito vi riporto il testo di un esercizio con lo svolgimento che ho fatto e un esercizio che proverete a svolgere voi.

Gli esercizi comprendono l'analisi dei fatti amministrativi, la situazione patrimoniale e il conto economico.

Le variazioni economiche e finanziarie attive/passive le ho abbreviate in:

VFA: Variazione Finanziaria Positiva
VFP: Variazione Finanziaria Passiva
VEA: Variazione Economica Attiva
VEP: Variazione Economica Passiva

Il 21 Febbraio Giorgio Flavi di Arriccia inizia un'attività commerciale apportando un assegno bancario di € 35.000, denaro contante per € 10.000, un immobile valutato € 175.000, mobili e attrezzature d'ufficio del valore di € 15.000. Il giorno stesso apre un c/c intestato all'azienda presso la locale Banca di Roma versando l'assegno conferito.
Successivamente il signor Flavi effettua le seguenti operazioni (Iva ad aliquota ordinaria):

a) Il 24/02 ottiene dalla sua banca un'apertura di credito in c/c di € 70.000;
b) Il 28/02 riceve, dalla concessionaria Fiat, la fattura per l'acquisto di un automezzo strumentale dal prezzo di € 20.000 + Iva. Il regolamento avviene in giornata con A/B;
c) Il 02/03 riceve una fattura relativa all'acquisto di una partita di merci per € 36.000 + Iva; regolamento 1/3 con A/B e il resto dilazionato con Ri.Ba. a fine Aprile;
d) Il 15/03 emette fattura per la vendita, al prezzo di € 48.000 + Iva, del 60% delle merci acquistate; regolamento € 10.000 con bonifico bancario e il resto dilazionato a 2 mesi dalla fattura.

Presentare l'analisi dei fatti amministrativi, il conto economico e la situazione patrimoniale che evidenzi la composizione degli investimenti e dei finanziamenti alle seguenti date: 21/02, 28/02 e 15/03.









Il 10 Dicembre il signor Andrea Gotti di Cattolica costituisce un'azienda commerciale apportando i seguenti beni: denaro contante € 5.000, assegni € 12.000, mobili e attrezzature valutati € 17.500 e un fabbricato da adibire a magazzino, valutato € 220.000.

Successivamente l'azienda compie le seguenti operazioni:

11/12 Si versano gli assegni sul c/c bancario aperto presso la BNL;
11/12 Si sostengono spese di costituzione per € 2.500, di cui € 1.000 soggette a Iva, che vengono pagate in contanti;
13/12 Si ottiene dalla BNL una sovvenzione a 18 mesi di € 100.000, che è accreditata in c/c;
14/12 Si acquistano kg 60.000 di merce al prezzo di € 600 il q + Iva; regolamento dilazionato;
16/12 Si vendono i 2/3 delle merci acquistate come segue:
- Metà a un prezzo che consente un guadagno pari al 30% del costo;
- Metà a un prezzo che consente un guadagno pari al 20% del ricavo;
- Iva 20;
18/12 Si acquistano arredi al prezzo di € 30.000 + Iva; regolamento 1/3 con A/B e il rimanente con bonifico bancario a 45 giorni;
27/12 Si riscuote la vendita di cui al 16/12 come segue: 1/4 con A/B, metà con bonifico bancario e il rimanente ricevendo alcune cambiali;
31/12 Si estingue il debito verso fornitori di cui al 14/12 come segue; 10% con Ri.Ba. a 30 giorni, 50% con A/B e per il rimanente rilasciando un pagherò.

Presentare l'analisi dei fatti amministrativi, il conto economico e la situazione patrimoniale al 31/12.

mercoledì 18 gennaio 2012

Esercizi sugli aggettivi con Ed e Ing in inglese

In questo post vi ho spiegato come fare le frasi con gli aggettivi in inglese aventi Ed e Ing come finale. Inoltre vi ho anche fatto degli esempi scrivendo delle frasi in italiano e traducendole in inglese.

In questo post, invece, vi riporto alcuni esercizi da svolgere inerenti a tali aggettivi.

Tali esercizi sono stati svolti oggi in classe durante l'ora di inglese.

Complete the adjectives with -ed or -ing.
(Completa gli aggettivi con -ed o -ing).

1) What do you think is the most excit___ sport to watch?

2) What music do you listen to if you feel depress___?

3) What was the last interest___ TV programme you watched?

4) Have you ever been disappoint___ by a birthday present?

5) Which do you find more tir___, travelling by car or by public transport?

6) Are you often bor___ at work or school?

7) What's the most embarrass___ thing that's ever happened to you?

8) Are you frighten___ of any insects?

9) Do you feel very tir___ in the morning?

10) What's the most bor___ film you've seen recently?

Aggettivi con Ed e Ing in Inglese

Oggi durante l'ora di inglese è stato spiegato la differenza tra gli aggettivi con ed e ing in inglese.

La parte finale in ed si usa quando la funzione dell'aggettivo si riferisce alla persona che sta parlando o di cui si sta parlando.

Per esempio:

I am so frustrated (Io sono così frustrato).

He is so tired (Lui è così stanco).

La parte finale in ing si usa quando la funzione dell'aggettivo si riferisce alla cosa che lo è.

Per esempio:

It is so frustrating (è così frustante).

It is so tiring (è così stancante).

martedì 17 gennaio 2012

La Riforma a Zurigo

Oggi durante l'ora di storia abbiamo letto le due pagine relative alla Riforma a Zurigo.

La ribellione teologica trova terreno fertile anche in Svizzera e in primo luogo a Zurigo, dove il protagonista della Riforma è il canonico della cattedrale, Hildrych Zwingli (1484-1531). Nato in un modesto villaggio svizzero, Zwingli ha modo di compiere studi universitari a Vienna e a Basilea, per essere poi ordinato sacrdote e venir accolto nel 1518 presso la Cattedrale di Zurigo. Negli anni precedenti è stato profondamente influenzato da Erasmo e dalla sua visione di un rinnovamento sociale compiuto attraverso l'educazione; ma è quando arriva a Zurigo, dove quasi sicuramente riceve notizie della ribellione di Wittenberg, che comincia a maturare idee di rinnovamento religioso. Da 1519 inizia una sua innovativa attività di predicazione, tutta basata sulla lettura della Bibbia, nella quale - attaccando durante la corruzione della Chiesa di Roma - esalta l'ideale di una comunità cristiana rigenerata, di una sorta di repubblica di profeti, di una città interamente governata dalle Scritture e in particolare dalla Bibbia.
Un'ipotesi di questo tipo si fa strada in città, fino a convincere le autorità politiche ad accogliere le esortazioni del riformatore. E' così che, tra il 1524 e il 15125, Zwingli riforma la Chiesa di Zurigo; le immagini sacre, considerate fonti di idolatria, vengono distrutte, il celibato dei preti viene abolito (e Zwingli stesso si sposa), i conventi vengono chiusi, mentre i loro beni sono requisiti dalle autorità; infine, e soprattutto, la messa viene riformata, con l'abrogazione del sacramento dell'eucarestia.

Molti aspetti della Riforma zwingliana coincidono con quelli della Riforma luterana; ma sull'interpretazione da dare all'eucarestia come una sorta di cerimonia commemorativa del sacrificio di Cristo, negando che nel corso del rito si manifesti in qualunque modo un'effettiva Sua presenza; mentre Lutero, pur non accettando il dogma della transustanziazione, ovvero della trasformazione effettiva del pane e del vino nel corpo di Cristo, crede in una sorta di Sua compresenza nel pane e nel vino cerimoniale. La distinzione è sottile e tuttavia fa sì che luterani e zwingliani non trovino mai un solido e permanente terreno d'accordo.

Sotto la guida di Zwingli, il Consiglio cittadino accetta di fare di Zurigo una sorta di città santa, in cui politica e religione si fondono inestricabilmente; e ciò per convinzione, certo, ma anche per uno schietto calcolo politico, perchè i notabili cittadini vedono nella Riforma un'occasione per aumentare il proprio potere a spese dell'autorità ecclesiastica: il Consiglio comincia così a nominare i predicatori, istituisce un tribunale matrimoniale ed emana dei regolamenti per il controllo della morale pubblica.
La Riforma zurighese, però, rompe l'unità della Confederazione svizzera. Nel 1528 Zwingli tenta di costruire una Lega delle città e dei cantoni riformati che comprende ovviamente Zurigo e poi Berna, Basilea, Costanza, Biel, Mùlhausen, Sciaffusa, San Gallo e, dal 1530, Strasburgo: ma l'alleanza non è compatta nè forte militarmente. Molto più determinata è la cattolica Lega dei cinque cantoni (Lucerna, Uri, Schwyz, Unterwalden e Zug), che nell'ottobre del 1531 attacca Zurigo. I riformati sono sconfitti; il corpo di Zwingli - che ha guidato le milizie cittadine - viene trovato sul campo di battaglia senza vita dai nemici, e da costoro viene squartato e bruciato.
Ciò nonostante, però, i vincitori non infieriscono su Zurigo: infatti i contendenti sottoscrivono un trattato di pace che riconosce a ciascun cantone svizzero il diritto di decidere in materia di fede; e sino alla fine del XVII secolo sarà sulle base di questo trattato che verranno disciplinati i rapporti tra i cantoni riformati e quelli cattolici.

lunedì 16 gennaio 2012

Esercizi sullo stato patrimoniale e le note di variazione

Da qualche settimana in classe facciamo degli esercizi sulla situazione patrimoniale e sulle note di variazione.

Di seguito vi riporto un'immagine che raffigura un foglio con un esercizio sulla situazione patrimoniale e un altro con le note di variazione.

lunedì 9 gennaio 2012

La società di capitali

Oggi durante l'ora di economia politica abbiamo letto le due pagine relative alla società di capitali.

Nelle società di capitali i soci rispondono delle obbligazioni sociali limitatamente alla quota di capitale conferita, nei limiti cioè dell'apporto patrimoniale da essi effettuato e in cambio del quale hanno ottenuto i diritti di socio.

In questo caso la garanzia che la società offre ai creditori non è costruita dal patrimonio personale dei soci ma, principalmente, dal capitale sociale costituito dai conferimenti effettuati dai soci.

La struttura organizzativa delle società di capitali è rappresentata da una serie di organi attraverso i quali si esprime la volontà della società. Di solito si tratta dell'assemblea (in cui si riuniscono tutti i soci per deliberare, secondo il principio maggioritario, sulle questioni più importanti), dell'organo amministrativo (composto da uno o più amministratori nominati dall'assemblea, ai quali è affidata la gestione della società) e del collegio sindacale (organo di controlla della gestione anch'esso nominato dall'assemblea).

Per le società per azioni è previsto un più articolato sistema di gestione e di controllo (cosiddetto governance, caratterizzato dalla netta separazione dell'assemblea dall'organo di amministrazione e controllo dalla possibilità di adottare modelli gestionali alternativi a quello tradizionale.
Esistono due modelli di governance alternativi a quello tradizionale. Essi sono il dualistico e il monistico.

Nel modello dualistico l'amministrazione della società è affidata al consiglio di gestione, mentre al consiglio di sorveglianza spetta il controllo della gestione e numerose funzioni normalmente spettati all'assemblea dei soci (ad esempio, l'approvazione del bilancio, la nomina e la revoca degli amministratori). In questo modo si è voluto separare più decisamente la proprietà della società, rappresentata dall'assemblea dei soci, dalla gestione, affidata a organi professionali in possesso di competenze manageriali.
Alla proprietà spetta soltanto di nominare i membri del consiglio di sorveglianza, fissare l'oggetto sociale, deliberare in ordine alle modifiche strutturali della società, mentre la gestione della società viene affidata a manager dotati di ampi poteri decisionali.

Nel modello monistico il controllo di gestione è affidato al comitato di controllo, organo nominato dal consiglio di amministrazione al suo interno. In tal modo si è voluto dare vita a un sistema semplificato, estremamente flessibile, in cui lo stretto contratto tra organo di gestione e organo di controllo consente di realizzare una gestione dinamica e una semplificazione dei processi decisionali, realizzando risparmi di tempo e di costi. Tuttavia, la circostanza che il "controllato" nomini il "controllore" e che, anzi, l'organo di controllo altro non sia che una "costola" di quello di gestione, ha suscitato perplessità sull'effettivo grado di indipendenza dell'organo di controllo.