Carlo VIII si muove nel settembre del 1494, entrando prima a Milano e poi - nel suo movimento verso Napoli - a Firenze. Qui, dopo la morte di Lorenzo il Magnifico, l'egemonia politica è passata al figlio di costui, Piero de' Medici (1492-1503), che non fa il minimo gesto per opporsi all'avanzata dell'esercito francese: la scelta gli è dettata dalla preoccupazione che una guerra contro quello che - all'epoca - si presenta come uno dei più potenti eserciti del mondo possa mettere in pericolo la sua autorità politica, già piuttosto incerta.
Carlo VIII. abbandonata la Toscana, si muove rapidamente verso sud e nel febbraio del 1495 occupa Napoli con grande felicità; il nuovo re di Napoli, Ferdinando II d'Aragona (195-96), fugge con la corte in Sicilia. A questo punto, il facile successo francese rischia di dilagare e suscita preoccupazioni in Italia e fuori d'Italia, cosicchè si forma una Lega antifrancese, che comprende Venezia, Ludovico il Moro (ormai duca di Milano dopo la morte di Gian Galeazzo, avvenuta nel 1494), il papa (Alessandro VI Borgia), Massimiliano d'Asburgo, Ferdinando e Isabella di Spagna. Carlo VIII deve abbandonare Napoli per ricondurre il suo esercito in Francia, cosa che gli riesce, dopo aver facilmente battuto a Fornovo, nel luglio del 1495, le truppe della Lega impegnate nel tentativo di sbarrargli il passo. A Napoli, intanto, si reinsedia Ferdinando II d'Aragona.
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