I diritti reali in generale:
l'aggettivo reale deriva dal latino res che significa cosa, oggetto.
I diritti reali sono, pertanto, i diritti sulle cose.
Caratteri tipici dei diritti reali sono la patrimonialità, l'assolutezza e la tipicità.
- Patrimonialità significa che il diritto reale ha per oggetto solo cose che hanno un valore economico (un terreno, una nave, una batteria di pentole).
- Tipicità significa che i diritti reali costituiscono un numero chiuso. Sono tali, cioè, solo i tipi indicati dalla legge.
- L'assolutezza consente al titolare di pretendere che il suo diritto sia rispettato da tutti.
Quali diritti sono reali?
La proprietà è sicuramente il più rilevante tra i diritti sulle cose, per la funzione economica che assolve e per gli ampi poteri che attribuisce al titolare.
Gli altri, chiamati reali di godimento su cosa altrui o anche diritti reali minori sono l'usufrutto, l'uso, l'abilitazione, l'enfiteusi, la superficie e le servitù prediali.
Perchè alcuni diritti reali sono chiamati diritti di godimento su cosa altrui e perchè minori?
Immaginiamo di essere proprietari di un terreno e supponiamo che un nostro confinante abbia diritto, secondo quanto dispone la legge, di attraversarlo per raggiungere la più vicina strada.
Se riflettiamo su questa fattispecie possiamo notare che:
- il confinante ha diritto di godere di una cosa altrui: nel caso specifico ha diritto di godere del nostro fondo sul quale può transitare;
- il contenuto di questo suo diritto è certamente minore rispetto al contenuto del diritto di proprietà perchè gli consente solo di transitare sul fondo e non, per esempio, di coltivarlo o di vederlo.
Questo che abbiamo appena descritto è chiamato diritto di servitù perchè consente al titolare di servirsi della cosa altrui. Si tratta, in particolare, di una servitù di passaggio.
Le cose e i beni:
abbiamo detto che i diritti reali sono i diritti sulle cose. In realtà non tutte le cose si prestano a essere soggetto di diritti, ma solo quelle che il codice chiama beni.
Beni sono le cose che hanno un valore economico e sulle quali l'uomo ha interesse e concreta possibilità di esercitare un diritto.
Il concetto di bene, pertanto, è più ristretto rispetto a quello di cosa.
Non sono beni, per esempio, le cose disponibili in natura in quantità così rilevante da rendere priva di significato una loro appropriazione. Non avrebbe senso, per esempio, pretendere di appropriarsi di cose come l'energia solare o l'energia eolica che, pur rivestendo una grande utilità, sono talmente abbondanti che chiunque può utilizzarle senza necessità (nè possibilità) di rivendicarne un uso esclusivo.
Sono beni, invece le cose:
- utili, anche in senso molto ampio, come per esempio i gioielli;
- accessibili, cioè concretamente raggiungibili e utilizzabili;
- oggetto di diritto, cioè tali che sia possibile escludere altri dal godimento.
E' da sottolineare che, per effetto del progresso scientifico e tecnologico, sono sempre di più le cose che entrano a far parte della categoria dei beni. Pensiamo al petrolio, divenuto un bene soprattutto dopo l'invenzione del motore a scoppio; all'uranio, divenuto un bene soprattutto dopo la scoperta dell'energia atomica; al suolo lunare, che non è ancora un bene perchè nessuno sa come sfruttarlo, ma nulla esclude che possa diventarlo in futuro.
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